La ricerca in questo campo sembra però arrivata a una svolta grazie allo studio descritto sulle pagine della rivista “Science Translational Medicine”da Sharlene N. Flesher e colleghi dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania. Si tratta di un impianto cerebrale che ha permesso il recupero del tatto nella mano di un paziente di 28 anni affetto da tetraplegia per un grave danno spinale: il soggetto è riuscito infatti a descrivere le sensazioni provate in seguito alla stimolazione da parte degli sperimentatori, del tutto simili a quelle del tatto naturale.
Il risultato è stato ottenuto grazie a una tecnica nota come microstimolazione intracorticale, che sfrutta circuiti integrati in grado di stimolare elettricamente i neuroni per ricreare la percezione del tatto…..continua su http://www.lescienze.it/news/2016/10/13/news/recupero_tatto_paziente_tetraplegico-3269942/