Fumo di terza mano: chi lo inspira puo’ rischiare davvero il cancro
Uno studio anglo-spagnolo dimostra il potere cancerogeno della polvere che si trova sulla superficie dei mobili, anche in ambienti in cui non si è fumato
Le microparticelle contenute nel fumo di sigaretta che, giorno dopo giorno, si depositano sugli abiti, sulle superfici domestiche e nella polvere di casa sono pericolosi cancerogeni. I danni sulla salute, soprattutto a lungo termine, sono assai gravi anche se l’assorbimento delle particelle non avviene per ingestione ma per via cutanea. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Environment International che, per la prima volta, dimostra il potere cancerogeno della polvere che si trova sulla superficie dei mobili anche in ambienti in cui non si è fumato. È il cosiddetto “fumo di terza mano”. Hanno partecipato alla ricerca studiosi che lavorano presso i Wolfson Atmospheric Chemistry Laboratories di York (Gran Bretagna), il National Centre for Atmospheric Science inglese e i gruppi di ricerca del Chromatography and Environmental Applications dell’Università Rovira i Virgili, in Spagna.
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