Epatite C, medici e pazienti: «Subito il farmaco a tutti i malati»
Medici e pazienti tornano a sollecitare un’accelerazione dei tempi per la disponibilità in Italia del nuovo farmaco contro l’epatite C, sofosbuvir, e un ampliamento dei programmi gratuiti di accesso al trattamento, finora somministrato a 394 pazienti gravi.
Le società scientifiche Aigo, Aisf, Sige, Simi e Simit (Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Ospedalieri, Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Società Italiana di Medicina Interna, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), insieme all’associazione per i pazienti EpaC Onlus, hanno scritto all’azienda produttrice, la Gilead, per esprimere la propria «preoccupazione» di fronte alla decisione di non presentarsi alla riunione del Comitato prezzi e rimborso dell’Aifa programmata per il 4 luglio scorso per la procedura negoziale di sofosbuvir. Una lettera inviata anche al ministro della Salute Lorenzin e al direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, che recentemente ha preso posizione perché sia estesa la somministrazione compassionevole del farmaco ad altri pazienti.
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